Il gioco pedagogico

 la tristezza nel bambino IL GIOCO PEDAGOGICO

PSICO PEDAGOGIA

Educatrice Marcella Barbieri
Psicoterapeuta Florinda Bruccoleri
IL GIOCO PEDAGOGICO
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gioco pedagogico

L’IMPORTANZA DI GIOCARE INSIEME AI BAMBINI

 Spesso nella frenesia di tutti i giorni, le molteplici cose da fare fuori e dentro casa con cui un genitore deve fare i conti e che deve portare avanti, fanno si che si perda di vista l’importanza di ritagliarsi dei momenti in cui giocare INSIEME al bambino.

Da quante mamme mi sento dire ogni giorno quanto sia difficile trovare questo tempo. Quando si rientra a casa la sera dopo una giornata di lavoro e ci sono ancora una moltitudine di faccende domestiche da sbrigare… Beh un escamotage potrebbe essere proprio quello di coinvolgere i bambini nel loro disbrigo. Renderli partecipi così che diventi un momento di gioco e condivisione. Vero è che fatte con loro certe cose richiedono così il doppio del tempo che ci si impiegherebbe da soli…ma allora a voi la scelta genitori se rimandarle o dedicare uno “special time” esclusivo al vostro bambino. 

Perché è così importante trovare questo tempo?

Perché il gioco è uno strumento pedagogico importante.

Lo “special time” è un momento dello stare insieme che consente di alimentare e rafforzare il legame genitore-figlio. Permette di gettare le basi per la creazione di una relazione emotiva ed educativa significativa e funzionale. E’ fondamentale in tutte le fasi di crescita psico-sociale del bambino.

Inoltre il momento del gioco è un’occasione importante di comunicazione per il bambino. Soprattutto quando ancora piccolo e non è in grado di verbalizzare esperienze, emozioni, vissuti. Attraverso il gioco il bambino entra in relazione con l’altro.

Il bambino scopre l’ambiente che lo circonda e le sue regole, imparando a conoscersi e a rielaborare le sue emozioni e sensazioni.

La presenza dell’adulto in questo momento è importante. L’adulto significativo, il genitore o chi si prende cura di lui, gli consente di “entrare” in questo meccanismo. Ha il compito di essere presente come appoggio e supporto al bambino in questi processi. In modo che il bambino possa, qualora ne abbia bisogno, contare sulla sua guida ed aiuto. L’aspetto importante è che sia comunque sempre il bambino a guidare e condurre il gioco. Il gioco è uno strumento pedagogico importante, dove il bambino deve sentirsi libero di esprimersi e sperimentarsi con la sicurezza che la presenza del genitore come base sicura gli può dare.

Non conta la quantità di tempo che si dedica al gioco con il bambino, ma la qualità di questo tempo. L’intensità del coinvolgimento del genitore: valgono molto di più 20/30 minuti durante i quali il genitore ha l’attenzione totalmente rivolta al bambino e al suo gioco. Piuttosto che ore intere passate insieme, ma durante le quali il genitore ha altro per la testa. Non basta la mera presenza fisica, il proprio bambino merita l’attenzione e l’ascolto necessario.

Non servono poi giochi eccessivamente strutturati o sofisticati per rendere il momento del gioco insieme significativo. Anzi più sono semplici più gli lasciano la libertà di espressione e creatività. Il gioco per il bambino deve garantirgli effettivamente il libero sfogo a tutto ciò che ha dentro.

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