EMDR: gli occhi che generano cambiamento

ll trauma psicologico può essere definito come una “ferita dell’anima”.

Qualcosa che rompe il consueto modo di vivere e vedere il mondo e che ha un impatto negativo sulla persona che lo vive.

Ognuno di noi ha il proprio modo di vivere e sentire un’esperienza dolorosa e di conseguenza di reagire emotivamente ad essa.

Dopo aver vissuto un evento traumatico, il nostro cervello ha bisogno di tempo per rielaborare in modo fisiologico e naturale quanto accaduto.

A volte, però le informazioni relative all’evento traumatico non riescono ad essere integrate. Ricollocate in modo costruttivo e adattivo all’interno della nostra capacità di narrare l’accaduto.

Tutto ciò può comportare blocchi emotivi, eccessi d’ansia, fobie, reazioni disfunzionali, che hanno effetti sul nostro vissuto quotidiano.

Le sensazioni angosciose diventano a tal punto intrusive che il passato è sempre presente. Questo inficia le scelte, i comportamenti, e le relazioni attuali e future, rovinandoci il nostro “oggi” e compromettendo il nostro orizzonte.

Gli eventi passati sono immagazzinati nella memoria. Tali esperienze alimentano le attribuzioni positive e negative che abbiamo di noi stessi oggi, nel presente.

Emozioni, sensazioni, ma soprattutto “il concetto che abbiamo di noi stessi” si esprimono nel presente, ma derivano dalle memorie passate.

L’EMDR (Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari)

Si lavora sul presente, sul qui ed ora, aiutandoci, attraverso un approccio terapeutico specifico, a rielaborare il nostro passato.
L’elaborazione con EMDR trasforma l’evento traumatico o doloroso rendendo il ricordo lontano. Innesca un circolo virtuoso trasformando anche le risposte delle persone vicino a noi.
Ciò che noi ci diciamo di noi stessi stimola nelle persone con cui interagiamo delle reazioni che vanno a rinforzare la cognizione cha abbiamo di noi stessi, in positivo o negativo. Attraverso l’EMDR è possibile rielaborare la valenza negativa dei nostri ricordi. Per far sì che il passato rimanga nel passato, e, finalmente, si possa vivere un presente ricco di pensieri e attribuzioni positive su noi stessi.
Noi siamo ciò che ci diciamo e trasmettiamo agli altri, noi siamo “il nostro biglietto da visita”.

Se noi “valiamo” ai nostri occhi…varremo anche agli occhi degli altri. 

D.ssa-Carnevale Schianca

D.ssa M.Carnevale Schianca
Psicoterapeuta-EMDR