dott.ssa Eleonora Trotta

Psicologa

Telefono 339 429 6853

eleonora.trotta.psi@gmail.com

Correlation does not imply causation. (K.Pearson)

Sono Eleonora Trotta, Psicologa Clinica e specializzanda in Psicoterapia presso la SLOP, scuola a indirizzo cognitivo-neuropsicologico.

Mi rivolgo a persone che hanno voglia di intraprendere un percorso per prendersi cura di se stesse, in un’ottica di prevenzione, sostegno e, se necessario, diagnosi e riabilitazione.

Nella pratica clinica mi occupo di tematiche legate all’incertezza verso il futuro, elemento dominante nel contesto contemporaneo, momenti di stallo o indecisione.


Mi occupo anche di interventi di sostegno rivolto a bambini o ragazzi con Bisogni Educativi Speciali (BES)

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Mi occupo anche di interventi di sostegno rivolto a persone con Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA)

DCA scopri di più »


Gli incontri sono volti al benessere della persona, pertanto il tipo d’intervento si costruisce in relazione al bisogno e allo specifico contesto di vita.

Le modalità di lavoro che propongo sono diverse, a discrezione dell’utente:

  • Il colloquio psicologico individuale, durante il quale si lavora sul perché si provano determinate emozioni, in che contesti si manifestano e sui comportamenti che ne derivano. La finalità degli incontri è quella di promuovere una maggiore consapevolezza dei propri modi di essere e di sentire. Tale comprensione permette di avvicinarsi a possibilità di azione sentite come proprie e, di conseguenza, di muoversi in maniera congruente con quella che è la propria persona.
  • Incontri di gruppo programmati, rivolti ad adolescenti e giovani adulti, come spazio aperto di condivisione di tematiche d’interesse, come l’orientamento verso il futuro, la sessualità, le difficoltà scolastiche, progettualità nascenti.

I gruppi si rivolgono anche ai genitori, come momento di confronto e discussione su tematiche legate alla genitorialità, volte a comprendere gli aspetti emotivo-comportamentali e psicologici significativi che possono mettere in scacco la relazione genitore-figlio.

Il mio intento non è quello di fornire delle risposte, ma è quello di far sì che le risposte nascano proprio a partire da chi ho di fronte. Infatti, l’obiettivo dei colloqui è quello di esplorare e aprire nuove possibilità, anche originali e diverse da quelle che ci si sarebbe potuto aspettare. Ogni persona ha risorse e potenzialità che vanno sfruttate al meglio per costruire un percorso di crescita personale migliorare la propria qualità di vita.

 

Mi sono laureata in Psicologia all’Università degli Studi di Pavia, discutendo una tesi sperimentale sullo sviluppo delle competenze di narrativa autobiografica in età evolutiva.

Dopo la laurea, ho svolto il tirocinio post lauream al Milan Institute for Health Care and Advance Learning, che mi ha permesso di seguire vari colloqui clinici e di sviluppare competenze psicodiagnostiche e tecniche di colloquio psicologico.

Inoltre, il tirocinio ha previsto un approfondimento specifico sull’autismo e sull’Asperger, tematica che mi è rimasta molto a cuore e con cui ho lavorato durante questi anni, in ambito scolastico. Infatti, prima di abilitarmi come psicologa ho lavorato come assistente educativo e ho svolto supplenze come maestra, esperienze grazie alle quali ho conosciuto più da vicino i disturbi del neurosviluppo e le finestre temporali che caratterizzano la crescita.

La formazione post lauream ha compreso anche una parte di neuropsicologia, che ho approfondito parallelamente al tirocinio con un Master di II livello in Neuropsicologia Clinica. Successivamente, ho intrapreso una frequenza volontaria nel reparto di Riabilitazione Specialistica dell’Ospedale Unificato di Broni-Stradella, in cui ho avuto modo di sperimentare l’iter di valutazione neuropsicologica.

Tali esperienze sono state altamente formative, in quanto mi hanno permesso di comprendere quanto sia importante integrare le conoscenze tra di loro, secondo una prospettiva multidisciplinare.

Inoltre, il lavoro in equipe con altre figure professionali si è rivelato essenziale poiché consente di costruire un percorso il più possibile su misura dell’utente, adattato alle sue caratteristiche, nell’ottica che l’intervento di supporto è tanto più efficace quanto più rispecchia e valorizza le risorse e gli strumenti di ogni persona.